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Unionplast, con norme Ue imballaggi a rischio 70% fatturato

Unionplast, con norme Ue imballaggi a rischio 70% fatturato

"Danneggeranno il settore italiano di eccellenza del riciclo"

ROMA, 24 aprile 2024, 15:53

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Con le nuove norme Ue sugli imballaggi, in pericolo c'è il 60-70% del fatturato del settore del packaging alimenti freschi italiano, che vale 1,5 miliardi di euro". Lo dice Marco Bergaglio, Presidente di Unionplast-Federazione Gomma Plastica.
    "Il nuovo regolamento imballaggi europeo (Ppwr) che il Parlamento ha votato a Strasburgo - ha proseguito Bergaglio - vieta molteplici tipi di packaging monouso in plastica, e temiamo fortemente che danneggerà un intero sistema di eccellenza nel riciclo, ed intere filiere produttive, per la scelta ideologica di penalizzare il riciclo a favore del riuso, che comporta una serie di impatti negativi, dalla logistica alla sicurezza fino al maggior consumo di acqua ed energia".
    "Decenni di investimenti e progressi per la creazione di un modello italiano di economia circolare assurto a leader a livello internazionale, certificato dal recente 72% dei rifiuti da imballaggio riciclati, non sono serviti a nulla contro un'impostazione iniqua, dai dubbi risultati ambientali e che incredibilmente non poggia su nessuna valutazione di impatto credibile", ha aggiunto Bergaglio.
    "Il rischio concreto è che in nome del no 'senza se e senza ma' alla plastica, si inneschi una reazione a catena a detrimento della sostenibilità - ha concluso il presidente di Unionplast -: prodotti con una durata media minore, condizionata dall'assenza della protezione data dagli imballaggi, con l'aumento di scarti e sprechi alimentari, e il ricorso al cartoncino accoppiato con plastica o altri materiali, che produce più rifiuti e maggiore Co2 per lo smaltimento. Se dunque l'obiettivo del Ppwr era di diminuire i rifiuti da imballaggio, il fallimento è concreto".
   

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